domenica 6 marzo 2016

Fight club, di Chuck Palahniuk

Da leggere!


Sinossi 
Tyler Durden, disilluso dalla cultura vacua e consumistica imperante nel mondo occidentale, è un giovane che si trascina in una vita fatta di bugie e di fallimenti. La sua unica valvola di sfogo sono gli incontri clandestini di boxe nei sotterranei dei bar. Tyler crede di aver trovato in questo modo una strada per riscattare il vuoto della propria esistenza; ma nel mondo del pugilato non c'è posto per alcuna regola, freno o limite. Dal romanzo il regista David Fincher ha tratto un film che è diventato una vera pellicola di culto.


La mia recensione
confesso che all'inizio della lettura mi ha aiutato il ricordo del film, perché non è facile catapultarsi nella mente di questo protagonista. da un certo punto in poi,però, non riuscivo più a smettere di leggere, sono entrata nel mood... e, accanto al protagonista, ho seguito l'evolversi della storia, perché lui, pur essendone il protagonista assoluto, la vive dal di fuori. ho letto alcune recensioni, che parlano di un libro caotico, con scrittura pesante, contro il capitalismo dilagante...può darsi, io non sono un critico. per quanto mi riguarda, la schizofrenia del protagonista riflette l'altro che è un po' in tutti noi, quello che non abbiamo il coraggio di affrontare. Tyler-non Tyler è me, è te, è chiunque abbia dentro di sé delle paure, dei desideri che non è in grado di affrontare. la forza del libro, secondo me, sta nel fatto che i Fight club non esistono, ma tante persone li vorrebbero, tante persone li immaginano e li portano dentro di sé. c'è tanta disperazione inespressa e solitudine, nel mondo. cit. "il nostro scopo, gente-ha spiegato Tyler al comitato- è ricordare a queste persone quanta potenza contengono ancora". ecco, questo voglio ricordare, di questo libro: non la disperazione, non la tristezza, non la malattia, ma la forza che ognuno può trovare dentro di sé, che sia grazie al Progetto Caos o al suo contrario. Votazione finale: 4 (ritengo che il momento in cui il protagonista prende coscienza del suo doppio io arrivi un po' troppo all'improvviso, non sia del tutto sviluppato. per il resto, il libro, nonostante i critici lo descrivano come pesante, secondo me non lo è affatto, scorre bene e ti coinvolge fino all'ultima lettera.